Libri Antichi e Moderni

Libri antichi e di pregio di tutte le epoche, eventi e mostre d'arte

Stefano Faravelli
Carnet di Viaggio

15 Dicembre 2005 - 30 Marzo 2006
La Fenice Libreria - Galleria

L’INCONTRO CON UN PITTORE VIAGGIATORE
Pagine dal Regno di Mezzo



Per il bimbo ch’è preso e da carte e da stampe

L’Universo al suo vasto desiderio s’accorda.

Ah! Il mondo com’è grande al lume delle lampade!
Com’è piccolo all’occhio di colui che ricorda!

Un mattino si parte, il cervello avvampato,
Il cuore gonfio d’astio e d’appetiti amari,
E si va mentre al ritmo dell’onda è cullato
L’infinito ch’è in noi sul finito dei mari...
(Charles Baudelaire, Il viaggio, traduzione di Giorgio Caproni)


La mostra di Stefano Faravelli, con l’esposizione dei suoi disegni e dei suoi acquerelli cinesi e con la presentazione dei suoi due libri CINA e MALI della splendida collana “Carnet di viaggi” della casa editrice E.D.T., rappresenta la migliore esemplificazione della filosofia della libreria – galleria “La Fenice”

Con l’attesa mostra di Faravelli, infatti, il gioco di specchi tra opere d’arte e libri di antiquariato e moderni, tra Pittura e Letteratura, tra il Viaggio e la Biblioteca (non a caso Giacomo Leopardi sosteneva che i più grandi viaggi si fanno in libreria) trova la sua massima sublimazione grazie ad un artista che, al tempo stesso, è pittore, narratore e progettista dei suoi libri.

Un pittore viaggiatore che, come un acquerellista dell’Ottocento, il secolo che ha fatto del carnet l’espressione privilegiata dell’esperienza del viaggio, percorre meridiani e paralleli di questo mondo con un piccolo atelier portatile, e predilige i ritmi lenti, adatti all’osservazione e alla riflessione, ispirato dalla sua vocazione ai grandi viaggi, da lui raccontati ed illustrati con il rigore e il colore di un esploratore d’altri tempi.

Una vocazione – confida il maestro – nata da “un’infanzia irretita dal fascino anacronistico delle fotografie sbiadite dell’Enciclopedia dei fanciulli, appartenuta a mia madre bambina, e dalle mirabili incisioni sui libri di Jules Verne o sulle raccolte del Giro del Mondo, giornale di viaggi, geografia e costumi diretto dai signori Edoardo Charton ed Emilio Treves, nelle belle edizioni polverose ereditate dai nonni”.

Un pittore insolito ed affascinante, dunque, viaggiatore di vocazione e filosofo di formazione, che predilige come ispirazione i grandi spazi letterari e culturali. Basti pensare, ad esempio, alle sue illustrazioni per “Mozart in viaggio verso Praga” di Mörike, realizzata nel ’92 come strenna dell’Olivetti, alle sue collaborazioni con Guido Ceronetti per il Teatro dei Sensibili e con Mario Rigoni Stern per le illustrazioni di Zlatorog, oppure al suo immaginifico De contracpunto Triumphi (lib. III), ispirato ai Trionfi di Francesco Petrarca, che ha fatto scrivere a Giorgio Soavi, sorpreso dalla “bravura di equilibrista della bravura” di Faravelli, addirittura una lettera aperta al Poeta innamorato di Laura.

Il messaggio di questo sempre più sorprendente pittore viaggiatore, nuovo Ulisse del mondo globale, è di creare un ponte tra Occidente e Oriente, tra le diverse civiltà, aprendo un dialogo proprio sul terreno della cultura e della umanità dei popoli, nel segno dei valori dell’Uomo e della sua storia.
Ecco perché la presentazione dei  carnet di viaggi di Faravelli, dedicati alla millenaria Cina e al giovane Mali, con il racconto dalla viva voce del maestro delle sue esperienze e delle sue avventure, rappresenta per la Riviera dei Fiori e per tutta la Liguria (è la prima volta che Faravelli espone le sue opere nella nostra regione) un appuntamento da non perdere.

“I carnet di Stefano – ha osservato il grande scrittore francese Daniel Picouly, autore della prefazione del volume “Mali”, apparso in questi giorni in Francia per i tipi di Gallimard – sono delle boites à tresor, dei tesori d’infanzia.

Di quelle scatole che ci ricordano che il più piccolo degli oggetti raccolti con la virtù di questi tesori è una lampada di Aladino. Che la foglia raccolta ai piedi del grande albero dei convegni è tutto l’albero dei convegni e tutte le storie che sono state raccontate ai suoi piedi dall’inizio dei tempi. Stefano lo sa. Il suo carnet è una di queste storie. La sua. (…)

Non farete mai il viaggio di Stefano. Ma, grazie a lui, farete il vostro
.”

Silvano Tuzi

Visita il sito web dell'artista: www.stefanofaravelli.it




Dove e Quando

Dopo il successo della presentazione di Stefano Faravelli intervenuto all'inaugurazione della sua mostra, alla libreria La Fenice continua l'esposizione degli acquerelli e dei disegni del maestro dedicati alla "CINA" e il "MALI", con la presentazione dei suoi libri "CINA e MALI" pubblicati nella splendida collana "Carnet di viaggio" della casa editrice EDT di Torino. L'incontro di Stefano Faravelli con il grande pubblico della città dei fiori, avvenuto il 22 dicembre u.s. al teatro della Federazione Operaia di Sanremo, è stato accolto dalla stampa come un evento particolarmente significativo. Faravelli ha esposto le sue straordinarie avventure di pittore-viaggiatore che, come un acquerellista dell'800 col suo atelier portatile, ricalca le orme dei grandi artisti dei carnet dell'800 come Paul Gauguin, ma con lo spirito di un nuovo Ulisse del villaggio globale del terzo millennio.

Un'autentica emozione per tutti gli appassionati d'arte. E anche un'occasione per scoprire il talento di un sorprendente pittore, viaggiatore e filosofo. In occasione di questo evento è stata presentata l'edizione francese, ancora fresca di stampa, di questo libro dal titolo "Mali Secret", per i tipi della Gallimard e con la prefazione dal grande scrittore Daniel Picouly. Nel volume di Gallimard le tavole del carnet di viaggio di Stefano Faravelli hanno mantenuto il testo italiano autografo. Un omaggio al genialità di Faravelli nella realizzazione dei suoi carnet, proprio nella patria dei "cahier de voyage" per antonomasia.

"I carnet di Stefano - ha osservato il grande scrittore francese Daniel Picouly - sono delle boites à tresor, dei tesori d'infanzia. Di quelle scatole che ci ricordano che il più piccolo degli oggetti raccolti con la virtù di questi tesori è una lampada di Aladino. Che la foglia raccolta ai piedi del grande albero dei convegni è tutto l'albero dei convegni e tutte le storie che sono state raccontate ai suoi piedi dall'inizio dei tempi.

Stefano lo sa. Il suo carnet è una di queste storie. La sua. (…). Non farete mai il viaggio di Stefano. Ma, grazie a lui, farete il vostro".
Una mostra, dunque, da non perdere per provare l'emozione di viaggiare come Stefano Faravelli. D'altronde, come sosteneva Giacomo Leopardi, "I più grandi viaggi si fanno in libreria"...

Nel fotoservizio di Duilio Rizzo, alcuni momenti della presentazione delle opere e dei libri di Stefano Faravelli a "La Fenice" e il suo incontro con il pubblico di Sanremo e i giornalisti al Teatro della Federazione Operaia di Sanremo, il più antico teatro della città dei fiori.