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Le stagioni della Riviera tra il Mare e i Monti Liguri
La Pittura come Cosmologia


La Fenice Libreria - Galleria

          LA PITTURA COME COSMOLOGIA                                                  E LE STAGIONI DELLA RIVIERA.                          

Nella Liguria ferita dai recenti disastri ambientali la nuova mostra di Lizza alla Libreria –Galleria “La Fenice”, patrocinata dal Comune di Sanremo, propone una visione serena della Natura e l’invito al rispetto dell’Ambiente.

 

                  La Natura è un tempio dove incerte parole

                  mormorano pilastri che son vivi,

                  una foresta di simboli che l’uomo

                  attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.                       

                  Come echi che a lungo e da lontano             

                  tendono ad un’unità profonda e buia

                  grande come le tenebre o la luce

                  i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi…             

                                                                                   Charles Baudelaire

                                    

 

La nuova mostra del pittore e incisore Raffaele Benito Lizza a “La Fenice”, inaugurata il 10 dicembre scorso e in cartellone fino al 10 gennaio 2012, ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Sanremo per i cinquanta anni di pittura in Riviera dell’artista. Un riconoscimento che è stato particolarmente gradito dal mio amico Raf , come egli stesso mi ha confidato in questa intervista: che racconta le sue esperienze artistiche e la sua visione della pittura.

 D. Anzitutto come hai accolto, questo Patrocinio del Comune di Sanremo alla tua mostra ?

 R. Con lo stesso entusiasmo che avrei manifestato se mi fosse stata assegnata una laurea ad honorem! Non esagero. Questo attestato, infatti, festeggia i miei 50 anni di pittura in Riviera e i primi sette anni di mostre d’arte consecutive tenute a “La Fenice”, l’unica Galleria in cui ho scelto di esporre le mie opere. Ringrazio di cuore, dunque, il Sindaco Maurizio Zoccarato e la sua Giunta per la loro attenzione nei miei confronti. Un sindaco giovane, che ascolta e parla volentieri con i suoi concittadini, e spero di conoscere presto per ringraziarlo di persona.

D. Nel tuo profilo d’artista, che alleghi ai tuoi quadri, tu ti presenti con semplicità come “Raffaele Benito Lizza, pittore e incisore in Diano Marina”. Del resto noi ci siamo conosciuti nel 2005, proprio nel tuo atelier di Diano, dove eri noto come il pittore torinese di nascita e di formazione all’Accademia di Belle Arti, allievo del famoso Calvi di Bergolo amico di De Chirico, il pittore che lavora nella sua Bottega d’arte come un artista del Rinascimento. La tua, dunque, è una storia d’amore con la Riviera dei Fiori che inizia a partire dagli Anni Sessanta, con le tue acqueforti e i tuoi dipinti dedicati al culto delle bellezza del paesaggio ligure. E’ in questo periodo della tua vita che è iniziata la tua visione della Pittura come Cosmologia?


R.    L’ispirazione dei paesaggi della Riviera e della Liguria è stata determinante per la mia pittura. Quando mi hai comunicato questa tua definizione, sinceramente, l’ ho ritenuta troppo grande per me. Poi mi hai spiegato i suoi contenuti letterari e filosofici, che riguardano non solo la mia persona ma tutti gli artisti e i poeti che sono stati incantati dal fascino dei paradisi naturali della Riviera e, nel mio piccolo, come si dice, ora condivido pienamente questa tua interpretazione. Il paesaggio ligure ha sempre rappresentato e rappresenta ancora oggi, infatti , un’attrazione fatale per tutti gli artisti, non importa se nati in Liguria o se provenienti da altri paesi e da altre nazioni. E ha ragione Francesco Biamonti quando nel suo libro “Scritti e parlati”, dedica molte pagine al ruolo dominante del paesaggio ligure negli scrittori e nei pittori, famosi e meno famosi, che sono stati folgorati dalla bellezza dei paesaggi della nostra Riviera. Ho apprezzato anche le parole con le quali Biamonti inizia la sua “Breve nota autobiografica“, “Tutta la vita psichica è investigazione, investigazione che cerco di tradurre in immagini. E ognuno è solo su questa terra tra sfondi di cielo, di mare o di montagne”. Una sensazione che provo spesso anch’io, nei momenti di concentrazione e di ispirazione quando lavoro en plein air.

D. A parte la pittura all’aperto, dove lavori oggi ?

R. Ormai sono in pensione da alcuni anni e ho allestito il mio studio in casa. Ho la fortuna di lavorare in una stanza luminosa con due finestre, con il mio torchio per le mie acqueforti da un lato e il mio cavalletto per i miei dipinti dall’altro. Quando il tempo è bello, tuttavia, esco subito con mia moglie Anna e andiamo ad esplorare la Riviera, alla ricerca di nuovi paesaggi e di nuove emozioni. E’ la nostra una terra benedetta da Dio dove la luce, come sosteneva il grande Monet, è speciale e diversa da ogni altra parte del mondo. Con i suoi tagli di luce improvvisi, con il sole che sbuca tra le nubi sospinte dal vento sul mare o sui monti, la Riviera si accende improvvisamente di nuovi colori: tutti i colori del verde dei monti, dell’azzurro del mare e del cielo, con la luce rosa che piaceva tanto a Monet. Per realizzare questa mia nuova mostra, dedicata alle stagioni della Riviera, ho camminato tra i boschi e i lungomare, alla ricerca di nuovi orizzonti. In questa mostra ho esposto una trentina di dipinti e numerose acqueforti. Tutti i miei dipinti, realizzati nell’ultimo anno, portano in calce autografati i dati del luogo e dell’ora della loro creazione. Ho ritenuto, infatti, che questi dati siano utili sia per gli appassionati d’arte, sia per gli stessi amici pittori e fotografi, interessati a conoscere esattamente il luogo e la prospettiva del mio quadro, compresa l’ ora del giorno. Preziosa per studiare la luce della stagione in cui è stato dipinto. Come vedi sono diventato addirittura un cronista della pittura.

D. La natura della Riviera, dunque, è diventata la tua modella preferita ?

R. Lo è sempre stata. Fin da quando ho messo piede a Sanremo, la città che ho scoperto prima di trasferirmi a Diano. La Riviera, con i suoi paesaggi dell’anima e i suoi paradisi naturali, è diventata ben presto la mia modella ideale. Una modella bellissima che ogni giorno mi affascina con la luce del suo sorriso e con i fiori e i colori. smaglianti delle sue vesti stagionali, come la Primavera del Botticelli. Ho scoperto, così, che la pittura mantiene giovani. Del resto, come suggeriva Paul Lèataud, il grande vecchio della letteratura francese, “L’importante è arrivare fino ad 80 anni. Poi basta lasciarsi andare”.

D. Un grande ritrattista amico di Federico Fellini un giorno mi rivelò tutte le seduzioni di… Bellissima Principessa Pittura, la musa dei pittori secondo Francisco de Hollanda. “C’è chi ha il mal d’ Africa e chi ha il mal di Pittura. Ma l’Africa è lontana e la puoi dimenticare. La Pittura, invece, batte sempre nel tuo cuore perché la pittura è la tua anima”. Provi anche tu questa sensazione ?

R. Sì, la provo spesso anch’io, anche se sto un solo giorno lontano dai pennelli. E’ una sensazione bellissima. Non dirmi adesso che questa è la manifestazione della Pittura come Cosmologia! A proposito, caro Silvano, ho un progetto che devi mantenere segreto. Che ne dici se il prossimo anno organizziamo una nuova mostra a “La Fenice” dei nostri amici Anna Maria Vitale e Francesco Papalia? Il tema è …………..,……… Che ne dici? Tu fai l’Ufficio Stampa e io da domani comincio già a lavorare. Sei contento ?

 

                                                                                    Silvano Tuzi

                                                                                    Capo Ufficio Stampa

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